Concerti
con guida all'ascolto
a cura di
Pier Paolo Bellini
"Sonate di Beethoven per pianoforte"
"Eternamente
tuo, eternamente mia, eternamente l'uno dell'altra"
L. van Beethoven,
lettera all'Amata Immortale
Programma
Ludwig van
Beethoven
(1770-1827)
Sonata in do
minore opera 10 numero 1
Allegro
molto e con brio
Adagio
molto
Finale:
Prestissimo
Sonata in mi
bemolle maggiore opera 81.a
Sonata caratteristica:
Les Adieux, l’absence et le retour
“Les Adieux”:
Adagio – Allegro
“L’absence”:
Andante espressivo
“Le retour”:
Vivacissimamente
Guida all’ascolto
a cura di
Pier
Paolo Bellini
QUASI UN'ALBA
di Luigi
Giussani
La quinta sonata
di Beethoven rievoca in me un episodio del periodo trascorso in seminario
che ricordo sempre con gratitudine commossa, perché significativo
di un’amicizia, di un amore gratuito.
Questa sonata
in do minore è molto malinconica e ben si adatta alla stanchezza
– lui l’aveva scelta apposta – da cui ero sempre preso tutte le domeniche
sera. Essa esprime infatti la natura dello stato d’animo con cui rientravo
a casa: lo struggimento perché la risposta al desiderio del proprio
cuore, che è Cristo, non trova nell’uomo accoglienza, perché
il desiderio stesso non è dall’uomo veramente perseguito. La malinconia,
la tristezza, sono un segno chiaro e commovente del fatto che l’essere
nati per la felicità non è un fenomeno che riguardi la singola
persona; implica la persona di tutti e il destino di tutti. Questa tristezza
sta paradossalmente insieme a una leggerezza o a una tenerezza – come anche
questa sonata con la sua dolcezza pacificante documenta–, o addirittura
a una gioia perché, in fondo, c’è una sicurezza: la sicurezza
che il mistero di Dio, facendo giustizia di tutto, realizzandosi, salverà
tutto.
(Dall'introduzione
- estratto dal libretto incluso nel CD della collana "Spirto
Gentil")