Francesco Balilla Pratella, lughese, geniale ed eclettica figura al centro della vita culturale del nostro paese per quasi cinquant'anni come compositore, revisore, critico, etnografo, saggista, didatta ed autore di teatro, all’ indomani della fine del secondo conflitto mondiale è caduto in un improvviso quanto ingiustificato oblìo. Questo spettacolo multimediale, partendo dalle prime composizioni e immergendosi a poco a poco nell'atmosfera della più importante avanguardia artistica italiana del '900, spiega molto chiaramente la "sua via e la sua meta alla quale doveva condurlo la via polemica del futurismo" .
Vengono eseguiti alcuni brani inediti o
in prima esecuzione moderna di Pratella, intercalati dalla declamazione
di testi e parolibere di Arnaldo Ginna, Filippo Tommaso Marinetti, Luigi
Russolo, Riccardo Bacchelli e dello stesso Pratella, commentati dalla proiezione
di foto d’ epoca e riproduzioni di opere di Umberto Boccioni, Giacomo Balla,
Carlo Carrà, Luigi Russolo e Gino Severini. E' anche possibile avere
anche la presenza dei celebri intonarumori di Luigi Russolo (ricostruiti
secondo i suoi disegni originali), apprezzati da Stravinskij e Ravel, e
viene riprodotta una breve registrazione d’ epoca di un brano per intonarumori
e strumenti, composto dal fratello, Antonio Russolo.
Gli esecutori indossano riproduzioni di
alcuni panciotti ideati da Giacomo Balla e Fortunato Depero.
foto: Daniele Pezzoli